Rino Canzoneri
Non ho mai capito e non capisco ancora oggi perché una Persona viene discriminata, mal tollerata o peggio è vittima, in vari modi e in varie circostanze, per il colore scuro della pelle. Perché ci sia diffidenza e avversione nei loro confronti.
Dove sta la differenza tra un bianco e un nero? Hanno lo stesso colore rosso vivo del sangue, sentono il dolore allo stesso modo, nutrono lo stesso amore per i figli, sentono ugualmente la mancanza e la lontananza di una persona cara, hanno lo stesso desiderio di vivere una vita con dignità, di costruire un futuro per se stessi e per la loro famiglia. Hanno gli stessi diritti, ma a loro molti sono negati.
In sostanza sono uguali a noi, con le stesse passioni, gli stessi sentimenti, la voglia di vivere possibilmente al riparo da malattie e situazioni spiacevoli.
E allora perché vengono considerati diversi, come in una classifica di calcio Persone di serie B? Forse perché sono poveri? Ma la povertà non è una colpa o una condizione che rende una persona negativa. La povertà è qualcosa che ci capita perché siamo nati in una famiglia che non ha risorse, in un Paese sottosviluppato. Non ci ha messo nulla di suo chi è povero. È una condizione che subisce, senza la sua volontà.
La povertà, il bisogno, la mancata possibilità di una normale integrazione a volte possono portare in cattive strade per sopravvivere, per assicurare la soddisfazione dei bisogni primari di una famiglia.
Ma se provassimo a dargli una mano, delle opportunità, se fossimo un po’ più accoglienti e disponibili molto probabilmente quelli dalla pelle nera non penserebbero nemmeno a vivere una vita ai margini della legalità. Poi, per carità, può sempre esserci chi delinque, come del resto succede anche a chi fa parte della nostra stessa etnia. Questo è fisiologico, sia per i bianchi che per gli extracomunitari. Che hanno pregi ed anche difetti, diversi da persona a persona. E questo ci dice anche che non si può fare di tutta l’erba un fascio. Non si può giudicare generalizzando.
In definitiva pelle bianca o pelle scura poco importa, non è questa la discriminante tra buoni e cattivi. Non vediamo nessuna differenza tra gli appartenenti ai due colori della pelle. Perché siamo tutte Persone, essere umani con gli stessi diritti e le stesse aspettative, gli stessi desideri e la stessa voglia di vivere con dignità e rispetto da dare e da ricevere.
Colmare questo gap di disumanità è qualcosa che dovrebbe interessare un po’ tutte le persone che hanno a cuore una società più giusta, dove l’individuo sta al centro di ogni cosa perché la sua vita è qualcosa di sacro, che va salvaguardata prima di ogni cosa. Perché un bianco non vale di più un nero e nemmeno il contrario. Stanno tutti nello stesso piano.
E dispiace rilevare che questo lo hanno capito i bambini che hanno l’animo candido e sincero e non gliene frega nulla se il loro compagnetto di banco o di gioco è bianco o nero. Lo stesso non può dirsi degli adulti. Che commettono un grave errore nel discriminare chi ha un diverso colore della pelle, perché la diversità porta nuove conoscenze, usanze, costumi e tradizioni in tutti i campi che arricchiscono il nostro bagaglio culturale, sono uno scambio e una contaminazione che hanno contribuito moltissimo da sempre allo sviluppo dei popoli.