Si occupa di malattie infettive, tropicali e molto altro.
Un’altra struttura, che dà tante risposte concrete ai migranti, si trova all’ospedale Civico di Palermo, dove è presente un ufficio per l’assistenza agli stranieri presso l’edificio 17 ed un ambulatorio dedicato alle malattie infettive e tropicali, ubicato presso l’edificio 10.
All’ambulatorio vengono avviati gli stranieri appena sbarcati, ma ad esso possono rivolgersi anche quelli già presenti nella Sicilia occidentale.
Per quanto riguarda i nuovi arrivati sono tre i servizi principali: offerta di screening per valutare l’esistenza o meno di malattie infettive e le condizioni cliniche generali. La fase successiva riguarda la presa in carico della persona ed infine viene fatto un prelievo di sangue e si prendono contatti con specialisti, se occorre approfondire le valutazioni su patologie accertate o sospette. E si avviano, quindi, le cure necessarie.
Oltre alla visita medica generale e ai prelievi di sangue, vengono effettuate anche visite ginecologiche. Ove i migranti non parlano l’italiano interviene un mediatore culturale, direttamente chiamato dall’ospedale o fornito dalle comunità ospitanti.
Il dirigente del reparto può attivare anche la rete ITaCA, dove si trovano servizi pubblici e privati e del volontariato che hanno come obiettivo la salute del migrante. «Ma – dice il dottor Tullio Prestileo, in servizio in questo reparto da dieci anni – molto spesso ci rivolgiamo a colleghi di nostra conoscenza diretta che ci danno una mano per le visite specialistiche, tutte le volte che si rendono necessarie». Il cosiddetto utilizzo della rete delle conoscenze personali.
L’ambulatorio è supportato da un servizio di assistenti sociali che valutano la situazione e la condizione più in generale del migrante, in modo da indirizzarlo presso enti e associazioni che possono dare una risposta a problemi non di natura sanitaria.
Presso uno sportello informativo dedicato, che si trova all’interno dello stesso ospedale nell’edificio 17, si può avere il rilascio dei codici STP (Straniero temporaneamente presente) ed ENI (Europeo non iscritto). Nel primo caso si tratta degli stranieri extracomunitari irregolari; nel secondo degli stranieri europei. Entrambi non hanno i requisiti per essere assistiti dal servizio sanitario nazionale. Ma con questi codici ottengono tutta l’assistenza prevista dal servizio sanitario nazionale, tranne il medico di famiglia.
Responsabile: dottor Tullio Prestileo, specialista in malattie infettive e gastroenterologia.
Ricevimento: l’accesso è diretto, senza prenotazione, da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 13.00.
Email: prestileotullio@gmail.com
In foto: Il dottor Tullio Prestileo, l’infermiera e ragazzi migranti in visita.