Tirocini per giovani migranti. Cinquecento euro al mese per sei mesi. E si impara anche un mestiere

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Nella foto un tirocinante presso l’Endofap

Circa 250 tirocini per giovani migranti residenti in Sicilia. Sono contenuti in un pacchetto di 750 tirocini denominato “Percorsi 4” che interessa Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e l’Isola. L’avviso, pubblicato nei giorni scorsi, dal ministero del Lavoro ha una copertura finanziaria di poco più di 6milioni di euro. Si tratta di fondi residui rimasti dal precedente avviso emanato nel novembre del 2021 che prevedeva 1.500 tirocini che vengono gestiti, come nel primo caso, da Anpal servizi.

Obiettivi e finalità – L’avviso ha l’obiettivo di favorire l’accompagnamento di minori stranieri non accompagnati (MSNA) e di giovani migranti verso l’autonomia e l’integrazione nei luoghi di residenza. Ed è anche finalizzato a promuovere la realizzazione di percorsi integrati di orientamento e inserimento socio-lavorativo. I giovani migranti percepiscono un compenso mensile, imparano un mestiere, che possono spendere nella stessa azienda dove fanno i tirocini se sono ben preparati, o presso altre imprese.

Chi può partecipare – Possono accedere ai tirocini: 1) Minori stranieri non accompagnati che abbiano compiuto 16 anni di età, siano in stato di disoccupazione o inoccupazione e che abbiano assolto l’obbligo scolastico. Per minore straniero non accompagnato si intende il cittadino di Stati non appartenenti all’Unione europea o l’apolide di età inferiore ai diciotto anni, che si trova nel territorio nazionale, privo di assistenza e rappresentanza legale. 2) Giovani migranti, che non abbiano compiuto 24 anni d’età, sempre in condizione d’inoccupazione o disoccupazione, purché entrati in Italia come minori non accompagnati, non aventi cittadinanza italiana o di altri Stati dell’Unione Europea o apolidi regolarmente soggiornanti nel territorio nazionale.

I ragazzi devono essere in possesso di tessera sanitaria, permesso di soggiorno, essere richiedenti o titolari di protezione internazionale e avere la DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Non possono accedere a questo intervento i soggetti che hanno svolto un tirocinio col primo avviso emanato, come detto, nel novembre del 2021.

Tutti i destinatari di questo intervento non potranno partecipare contemporaneamente ad altri percorsi di politica attiva del lavoro che prevedano il riconoscimento di indennità economiche.

Durata e percezione di reddito – I tirocini, che dovranno essere conclusi entro fine aprile del 2025, hanno la durata di sei mesi, rinnovabili sino a dodici, se resteranno somme non utilizzate. I partecipanti riceveranno, direttamente da Anpal, sui propri conti correnti, 500 euro al mese. Bisogna fare un minimo ore che va da 20 e non superiore a 30 settimanali. Per poter ricevere questi soldi sono consentite assenze non inferiori al 70% delle ore di formazione previste.

2.340 euro, per singolo tirocinante, vanno agli enti proponenti privati che gestiscono localmente il progetto. I tirocini possono essere attivati anche da enti pubblici che però non percepiscono alcun compenso. Alle aziende ospitanti i ragazzi in formazione vengono erogati 600 euro come tutoraggio per l’intero periodo di sei mesi.

Scadenze – Gli enti proponenti sono quelli che hanno gestito il primo avviso. Gli altri che vogliono proporsi possono presentare istanza ad Anpal a partire dall’8 gennaio e sino al 4 giugno del prossimo anno. Il 15 gennaio Anpal pubblicherà i primi elenchi degli enti accreditati e subito dopo potranno essere attivati i primi tirocini.

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